Panerone lodigiano
Il Panerone, il cui nome deriva da “pànera” (panna in dialetto lombardo), ha come nota principale all’assaggio un sapore amaro.
Questo è dovuto all’assenza di sale e, di conseguenza, alla maggiore presenza di siero nelle forme, mancando l’azione igroscopica del sale.
L’amaro è comunque attenuato da altre note di panna e burro, che l’assenza di sale permette di percepire in modo più netto.
Un gusto molto particolare, che può non incontrare il favore di tutti: il Panerone ha infatti ammiratori entusiasti e detrattori convinti, non ammettendo mezze misure.
Per questo, gli abbinamenti sono fondamentali per esaltarne tutte le caratteristiche.
Tra i primi estimatori documentati ci sono i soldati di Napoleone.
Giunti in Lombardia, “adottarono” questo formaggio, al quale riconoscevano notevoli proprietà nutrienti e costituenti.
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Caratteristiche
Aspetto
pasta paglierina chiara, morbida e con occhiatura media diffusissima. Crosta giallastra
Sapore
burroso, amarognolo
Abbinamenti
Vini rossi. Miele di castagno. Mostarda piccante di frutta, confettura di zucca. Pane ferrarese
Specifiche tecniche
| Latte | crudo, intero, vaccino |
|---|---|
| Lavorazione | artigianale |
| Pasta | cruda |
| Salatura | assente |
| Stagionatura | 30 giorni |
| Produzione | tutto l’anno |
| Grassi | 50% Mgss |
| Peso | 10 kg |
| Diametro | diametro 30 cm, h 20 |
| Produttori | caseifici delle province di Lodi e Cremona |
| Codice Forma | n.d. |
| Codice tagliato | n.d. |











